4 Commenti
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Avatar di Jessica Mariana Masucci

Che poi di questa trasformazione della natura del potere se ne scrive da un po' e un po' dovunque (vedi i libri di dieci anni fa del superpop Byung Chul Han). Anzi, mi pare che tutto il caso sia la dimostrazione che si tratta un tema ormai banale.

Semmai, il problema non è individuare la diagnosi ma comprendere se c'è una terapia. Il potere è cambiato, e adesso?

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Avatar di Marcello Conti

Sì, a posteriori il fatto che il libro sia stato scritto (in parte) con l'IA non è poi così sorprendente proprio perché non fa altro che sintetizzare una serie di discorsi che si fanno ormai da anni e appiciccarci sopra una etichetta nuova ed accattivante ("ipnocrazia", appunto). Che è poi, a sua volta, una mossa fatta da tanta saggistica, spesso di discreto successo, degli ultimi anni (tra cui, mi sembra, anche certi libri proprio di Byung Chul Han)

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Avatar di Lucrezia

Banalmente scrive la vecchia boomer che è in me e fatica ad accettare le novità tecnologiche che l'AI mi spaventa un po'. Sono convinta che possa avere grandi potenzialità in senso positivo, ma penso anche che diventerà sempre più importante distinguere ciò che è realizzato dall'AI e verificare ancora più accuratamente le fonti. Penso anche solo agli articoli di letteratura medica; sono sempre scrupolosa e faccio riferimento a poche ma certe fonti. Speriamo che continuino ad essere tali.

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Avatar di Marcello Conti

Io credo che sull'IA il problema più grande oggi è questo: è necessaria una regolamentazione precisa, solo che le regolamentazioni (ma anche la nostra "educazione" a rapportarci con l'IA) per forza di cose saranno sempre più lente dello sviluppo della tecnologia.

Io sul lungo termine sono abbastanza ottimista. Ma nell'immediato temo un periodo di grande confusione

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