Bentornati. Questo è Caffè Letterato, la newsletter che si occupa di giornalismo culturale e dintorni.
Oggi è in edizione estiva, cioè più breve e leggera. Si parte come sempre con la rassegna di alcune delle cose più interessanti che ho letto questa settimana. Sono poi uscite tre cose mie che volevo segnalarvi: hanno peraltro in comune lo stesso tema, cioè il declino di internet
Detto questo vi lascio ai link. Buona lettura!
Rassegna 🗞️
Cominciamo con un pezzo scritto da un fuoriclasse del giornalismo come Marco D’Eramo. Jeff Bezos, il bottegaio dell’universo, pubblicato su Lucy, è il ritratto del fondatore di Amazon, nonché uno degli uomini più ricchi del mondo. Partendo dalla vendita di libri ha ripercorso la storia del capitalismo. Fino a circondarsi da un’aura messianica e a portare avanti entrambe le grandi ossessioni dei ricconi di oggi: la conquista dello spazio e quella dell’eterna giovinezza
Sul loro blog Giap i Wu Ming annunciano la prossima uscita di una nuova traduzione de Lo Hobbit (a firma di Wu Ming 4). È anche l’occasione per scrivere un bel pezzo di analisi sui temi e i contenuti di un grande romanzo che troppo spesso è liquidato come il “fratello minore” de Il Signore degli Anelli. Lo Hobbit è invece un magnifico racconto di formazione, dove non mancano spunti legati all’esperienza di reduce della Prima guerra mondiale di Tolkien
Probabilmente vi sarete già stancati di sentire parlare della classifica dei migliori 100 romanzi del secolo secondo il New York Times in cui è arrivata prima Elena Ferrante (se così non fosse potete dargli un’occhiata qui). Quindi beccatevi la classifica dei migliori 75 romanzi di fantascienza di sempre secondo Esquire
In breve
Essere flâneur ai tempi di Internet, ovvero dai paesaggi digitali a quelli reali e ritorno
A proposito di Internet: la storia di emoticon e emoji
Sperimentazioni e fermenti creativi sul fronte del cinema d’animazione
«Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita»: Giovanni Raboni e il calcio
La complicata storia del Twin Peaks italiano
«L’iperletterarietà» di Michele Mari
Per chi se la fosse persa, l’incredibile storia di Mark Violets e di come il Twitter calcio italiano ha trollato l’informazione globale
Cose mie
Nelle ultime due settimane sono uscite diverse cose mie che hanno più o meno lo stesso tema: Internet e in particolar modo come negli ultimi anni il Web ha tradito le promesse e le belle speranze con cui era nato, per trasformarsi in una miniera da cui una manciata di grandi aziende spreme più profitto possibile a nostro danno.
Ne ho parlato con Valerio Bassan (molti di voi è probabile che lo conoscano per
, una delle migliori newsletter italiane) nell’ultimo episodio del mio podcast Sottolineature, a partire dal suo recente libro Riavviare il sistemaDegli stessi argomenti si parla anche in un altro saggio uscite di recente: Dopo Internet di Tiziana Terranova. Ne ho scritto in questo pezzo uscito per Rivista Stanca. Si parla, di nuovo, della decadenza di Internet per colpa dello strapotere delle piattaforme. Ma anche di come, liberandoci dalle pastoie delle Big Tech, sul Web si potrebbero sviluppare forme di intelligenza e creatività collettive imprevedibili
Infine, per Snaporaz ho scritto un altro articolo che mette a confronto i due libri sopracitati per riflettere sull’evoluzione di Internet basandosi sulle metafore che abbiamo usato e che usiamo oggi per descriverla
E per oggi è tutto.
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Alla prossima!